Vogliamo la luna

Teatro Massimo Cagliari: 
Domenica, 7 Ottobre, 2018 - 11:00
Domenica, 11 Novembre, 2018 - 11:00
Domenica, 25 Novembre, 2018 - 11:00
Domenica, 27 Gennaio, 2019 - 11:00
Domenica, 10 Febbraio, 2019 - 11:00
Domenica, 3 Marzo, 2019 - 11:00

 

1948-1978, utopie e conflitti

Dalle ceneri della Seconda guerra mondiale si esce con una sola certezza: al passato che ha generato tanto orrore non si può né si vuole tornare. Bisogna immaginare un mondo nuovo e la generazione nata durante la guerra lo farà con la musica, con la letteratura, col cinema, col pensiero filosofico e scientifico.
Nel 1948 in Italia entra in vigore la Costituzione repubblicana e sempre nel '48 si scrive la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
La tensione ideologica del mondo occidentale con il blocco comunista si fa intanto molto forte. I conflitti sono alimentati da speranze individuali e da utopie collettive: milioni di uomini e di donne si spostano dalle campagne alle città, sottraendosi all’analfabetismo e coltivando nuovi consumi di massa.
Anche nella comunità cattolica spira un vento nuovo: con il Concilio Vaticano II le vecchie gerarchie sembrano cedere il passo alla Chiesa degli ultimi.
Il 20 luglio 1969, di fronte agli occhi dei telespettatori di tutto il mondo, si realizza l’utopia di sempre: il primo uomo sbarca sulla luna. Un mese dopo - questa volta sulla terra - prende vita un’altra utopia: a Woodstock per tre giorni più di quattrocentomila giovani condividono musica, pace e amore.
Poi la luna si allontana e il vento sembra cambiare…: a Milano, il 12 dicembre del 1969 una bomba alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana provoca 17 morti e 88 feriti.
Nel decennio successivo, le forze e le idee che avevano prodotto il cambiamento sono contrastate sempre più da altre spinte, di segno opposto. Nuovi interessi economici e politici internazionali si affermano con la crisi del petrolio del 1973, mettendo fine all’illusione occidentale di una crescita infinita.
Seguono anni di grande incertezza, Spesso all’insegna della violenza. L’assassinio di Aldo Moro nel 1978 da parte delle Brigate Rosse sembra chiudere una parabola trentennale di utopie, sai pur assediata da conflitti.
Con gli anni Ottanta, si apre una stagione diversa: inizia un’altra storia.

 

domenica 7 ottobre 2018

1943-48 Sogno e realtà della Repubblica

Emilio Gentile
L’Italia esce dalla seconda guerra mondiale non solo economicamente in ginocchio ma anche drammaticamente divisa dalla guerra civile tra fascisti e antifascisti.
La Repubblica è una scelta molto sofferta, la Costituzione è un progetto di società giusta, che riesce nel miracolo di unificare forze politiche con ideologie profondamente diverse.

Emilio Gentile è professore emerito dell’Università di Roma La Sapienza

 

domenica 11 novembre 2018
1957-61 La nascita dell’Europa e il nuovo welfare
Mauro Campus

Per la seconda volta in trent’anni, la guerra ha percorso l’Europa intera, facendo milioni di morti in un conflitto fratricida. Occorre dire ‘mai più’. E occorre una prospettiva molto più forte di integrazione economica e politica che la “crisi dei vent’anni” fra le due guerre aveva reso impraticabile. Integrazione tra le nazioni per costruire una federazione politica, inclusione sociale all’interno delle nazioni per creare una comunità di uguali opportunità.

Mauro Campus insegna Storia delle relazioni internazionali presso la Scuola di Scienze politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze

 

domenica 25 novembre 2018

1958-65 La Chiesa abbraccia il mondo. Il Concilio Vaticano II
Guido Formigoni

Il concilio Vaticano II è stato il momento senz’altro più importante nella storia della Chiesa contemporanea. A partire dall’imprevista convocazione da parte di papa Roncalli, fino alla sua stessa evoluzione assembleare assolutamente non scontata, si è mosso un percorso di “aggiornamento” che comportava un ritorno alle fonti e un dialogo nuovo con la modernità. Provando a leggere l’evento senza stereotipi, si possono misurarne gli effetti duraturi, evidenti anche dal fatto che le maggiori controversie del cattolicesimo attuale ruotano attorno alla sua memoria.

Guido Formigoni è professore ordinario di Storia contemporanea all’Università IULM di Milano

 

domenica 27 gennaio 2019

1965 - 1968 San Francisco-Pechino-Parigi: una comune globale                       
Marcello Flores

Nei primi anni Sessanta, nei campus delle università americane nasce un movimento contro il conformismo imperante: nella musica, nella letteratura, nei costumi sessuali...Poi arriva la politica - le manifestazioni contro la guerra in Vietnam - e il movimento sbarca in Europa. Una intera generazione contesta le vecchie regole, anche quelle del modo di vestirsi e di vivere in famiglia.

Marcello Flores ha insegnato Storia contemporanea e Storia comparata all’Università di Siena

 

 

domenica 10 febbraio 2019

1968-69 Vogliamo tutto: gli studenti, gli operai e ... gli astronauti
Giovanni De Luna

Nel biennio della contestazione la ribellione italiana viaggia tra studenti e operai: dalla primavera delle università all’autunno caldo delle fabbriche. L’Italia uscita dal boom non è sufficiente a contenere l’utopia di un mondo migliore, più giusto e più libero insieme. Intanto una utopia antica, quella dell’uomo sulla luna, si avvera nell’estate del ‘69.

Giovanni De Luna ha insegnato Storia contemporanea presso l’Università degli studi di Torino

 

domenica 3 marzo 2019

1974-78 Dalla battaglia per i diritti alle stragi terroristiche
Simona Colarizi

Gli anni Settanta mettono a dura prova le utopia dei due decenni precedenti. La politica non cambia come si sperava, l’economia resta quella del mercato capitalistico.
Gli individui però continuano a rivendicare i loro diritti di libertà: il movimento delle donne, protagoniste dei referendum sul divorzio e sull’aborto, sembra ottenere un cambiamento di più lunga durata nello stile di vita degli italiani.
Nel 1978 - trent’anni dopo la Costituzione -  la stagione dei movimenti e delle utopie sembra chiudersi nella violenza tragica del terrorismo, con il tragico epilogo dell’uccisione di Moro.

Simona Colarizi è professore emerito di Storia contemporanea dell’Università di Roma La Sapienza

 

Tutte le lezioni sono introdotte da Michela Atzeni e Cristina Maccioni

 

www.laterza.it   

www.sardegnateatro.it

 

Lezioni di Storia, a format created by Casa Editrice Laterza, will be hosted at the Teatro Massimo for the second year. The focus will be on the utopias that animated the twentieth century: from the end of World War II to the aspiration to a democratic constitution, from the utopia of the USSR to the battles for rights, passing through the great dream of student movements of the 70s. 

Lezioni di Storia est unu format creadu dae sa Domo editora Laterza e acasagiada in su Teatro Massimo dae duos annos. Ocannu su tema pertocat sas utopias de su segundu millènniu, dae sa fine de sa segunda gherra mundiale finas a s'aspiratzione pro una costitutzione democràtica ; dae s'utopia de sa USSR finas a sas gherras pro sos deretos, passende pro sos bisos mannos de sos movimentos de sos istudentes de sos annos 70.