TENCINEMA

Teatro Eliseo Nuoro: 
Giovedì, 18 Maggio, 2017 - 17:00

 

TEN CINEMA
produzioni fresche di Sardegna

Teatro Eliseo Nuoro - dal 18 maggio all’ 11 giugno 2017

Sardegna teatro, Fondazione Sardegna Film Commission E Moderno s.r.l ridanno vita al Cine-Teatro Eliseo di Nuoro. Prima tappa un focus sui film sardi di recente uscita in collaborazione con Skepto Film Festival e IsReal Festival.
La programmazione si succederà dal 18 maggio all’11 giugno con proiezioni, incontri con registi e attori insieme ad alcune attività collaterali. La mostra “Alba 1943” di Stefania Cristina Ariu sulle opere realizzate per il film “L’Accabadora” e lo spettacolo di Giovanni Carroni “L’albero del riccio – Antonio Gramsci dal bambino all’adulto” che affiancherà il film “Nel mondo grande e terribile”.

 

CALENDARIO
 

- giovedi 18 maggio

ore 17.00 Aperitivo presentazione

ore 17.30 Inaugurazione mostra
ALBA 1943
le opere delle sorelle Ariu realizzate per il film L’Accabadora e ispirate al lavoro delle sorelle Coroneo

ore 18.30 e ore 21.30 proiezione e incontro con Enrico Pau
L’ACCABADORA
di Enrico Pau
 

- venerdi 19 maggio

ore 18.30 e 21.30 proiezione
L’ACCABADORA
di Enrico Pau
 

- domenica 21 maggio

ore 18.30 proiezione
CORTI FRESCHI DI SARDEGNA
selezione a cura di Skepto film festival
 

- domenica 28 maggio

ore 18.30 e 21.30  proiezione e incontro con attore
CHI SALVERA’ LE ROSE
di Cesare Furesi
 

- venerdi 2 giugno

ore 18.30 e 21.30 proiezione e incontro con Corrado Giannetti e registi
NEL MONDO GRANDE E TERRIBILE
di Daniele Maggioni e Maria Grazia Perria
 

- sabato 3 giugno

ore 17.30 spettacolo
L’ALBERO DEL RICCIO
Antonio Gramsci dal bambino all’adulto
di Giovanni Carroni

ore 18,30 proiezione
NEL MONDO GRANDE E TERRIBILE
di Daniele Maggioni e Maria Grazia Perria
 

- sabato 10 giugno

ore 18.30 e 21.30 proiezione e incontro con Gianfranco Cabiddu
LA STOFFA DEI SOGNI
di Gianfranco Cabiddu
 

- domenica 11 giugno

ore 18.30 e 21.30 proiezione
LA STOFFA DEI SOGNI
di Gianfranco Cabiddu

 

PROGRAMMA 

Dal 18 maggio all’11 giugno

ALBA 1943
20 anni di carriera di un' artista vissuta solo nella finzione cinematografica di Enrico Pau

di Stefania e Cristina Ariu
allestimento: Pietro Rais

Le opere e i bozzetti realizzati per il film L’Accabadora dalle sorelle Ariu realizzate e ispirate al lavoro delle sorelle Coroneo

Lo studio di Alba è uno dei luoghi del mio film L’Accabadora a cui sono sentimentalmente più legato. Alba è la contrazione di Albina, che era il nome di una delle due sorelle Coroneo, l’altra era Giuseppina,  due artiste cagliaritane che lasciarono con le  loro opere un segno profondo sulla storia dell’arte della nostra isola, opere  che affascinarono artisti importanti, cito per tutti Giò Ponti,  e misero insieme l’eleganza della forma,  che rimodulava  con  un’idea originalissima certi motivi della tradizione,  e insieme  la memoria della guerra, dei bombardamenti che devastarono la nostra città. Una “ferita” che segnò profondamente la loro vita di artiste appartate, e che segnò le  loro ultime  opere: lancinanti e piccole statuine di legno e tessuto piegate dal dolore e dalla solitudine. Nello studio di Alba dovevano esserci, nell’idea mia e della sceneggiatrice Antonia Iaccarino, una sintesi dei tanti motivi pittorici ed estetici che hanno influenzato il film e  ne hanno segnato la genesi. Nello studio di Alba ho voluto segnalare tutta la mia passione per i grandi pittori sardi del passato, per l’eleganza delle loro sperimentazioni nel campo delle arti applicate, per un luminismo che rivelava e fissava nei loro quadri una Sardegna più sognata che reale. 
Cristina e Stefania Ariu sono anche loro due sorelle,  ed  è una singolare coincidenza. Mi sono avvicinato al loro studio grazie a Pietro Rais, primo assistente dello scenografo de L’Accabadora Marco Dentici, che mi ha segnalato la potenza e  l’originalità del loro segno che si rivela in tante opere dove danno forma a un materiale nobile come l’argilla, che vive poi la sua metamorfosi nella ceramica. Dal nostro primo incontro sono nate tante suggestioni, è stato un lavoro affascinante: provare a  ricostruire lo studio di un’artista cagliaritana degli anni quaranta. Loro hanno riletto certi motivi e le ragioni, anche quelle più drammatiche, dell’arte delle sorelle Coroneo, ma non solo, hanno reinventato un universo di segni che contengono e propongono una sintesi di certe forme plastiche, dei cromatismi, degli stili di tanti magnifici artisti che in quegli anni operavano in città e nell’isola, una fioritura di talenti forse irripetibile. Lo hanno fatto con grande originalità, come in passato facevano certi poeti che fra loro si citavano, prendevano un verso, lo plasmavano, lo rimodellavano, lo rendevano loro,  più nuovo, diverso, ma in fondo simile. (Enrico Pau)

 

18 maggio ore 18,30 e 21.30 - proiezione e incontro con Enrico Pau
19 maggio ore 18,30 e 21.30 

L’ACCABADORA
Regia di Enrico Pau.
Un film con Donatella Finocchiaro, Barry Ward, Carolina Crescentini, Sara Serraiocco, Anita Kravos.
Genere Commedia
Italia, Irlanda, 2015
durata 97 minuti
 

Primi anni '40. Annetta arriva a Cagliari alla ricerca di Tecla, di cui si è presa cura dopo che la madre della ragazza è morta. Dalla povertà del paese natìo Annetta si trasferisce al lusso del palazzo cagliaritano dove assume l'incarico di custode quando le proprietarie sfollano in campagna per sfuggire ai bombardamenti che stanno devastano il capoluogo sardo. In quella Cagliari sventrata dalla guerra Annetta si muove come un'ombra poiché si vive come un oscuro angelo della morte: ha ereditato dalla madre un compito e un destino, quello dell'accabadora, donna che nella tradizione sarda dava ai malati terminali la "buona morte", soffocandoli con un cuscino o coprendoli con un bastone. Un ruolo che Annetta non ha scelto ma che ha accettato con la quieta rassegnazione con cui molte donne hanno acconsentito al posto loro assegnato in una società arcaica dalle tradizioni millenarie.

 

21 maggio dalle ore 18.30 alle ore 20.30

CORTI FRESCHI DI SARDEGNA
selezione a cura di Skepto film festival

Proiezione di una selezione dallo Skepto International Film Festival 2017 con i nuovissimi ultimi corti realizzati in Sardegna

A casa mia Mario Piredda
Disco Volante Matteo Incollu
Waiting For Matteo Pianezzi
L'Albino Alessio Cocco
Deu ti Amu Jacopo Cullin
Quel che ami resta Michele Gagliani
 

28 maggio ore 18,30 e 21.30 - proiezione e incontro con attori

CHI SALVERÀ LE ROSE?
Regia di Cesare Furesi.
Un film con Carlo Delle Piane, Caterina Murino, Lando Buzzanca, Antonio Careddu, Philippe Leroy
Genere Drammatico
Italia, 2017
durata 103 minuti

Giulio e Claudio sono una coppia da molto, molto tempo. Per restare accanto a Claudio, affetto da una grave malattia, Giulio ha abbandonato il poker, che per lui era più una professione che un vizio, e a poco a poco ha venduto i mobili di casa, sostituendosi alla servitù nell'accudire il suo amato. Ma ora ha bisogno di aiuto ed è costretto a rivolgersi alla persona con cui va meno d'accordo: la figlia Valeria, orfana di madre, che se ne è andata dalla casa di Giulio e Claudio in polemica con la passione del padre per il gioco d'azzardo. Valeria ha a sua volta un figlio, Marco, che sembra avere ereditato dal nonno la passione per le carte, ma non ha ancora dato prova dello stesso talento. Quando però Claudio rivela a Marco che l'unico modo per uscire dai debiti è un'ultima, grande partita di poker, il ragazzo convincerà nonno Giulio a tornare al tavolo da gioco.

 

2 giugno ore 18,30 e 21.30 - proiezione e incontro con Corrado Giannetti, Daniele Maggioni e M.Grazia Perria
3 giugno ore 18.30

NEL MONDO GRANDE E TERRIBILE
Un film di Daniele Maggioni, Laura Perini, Maria Grazia Perria.
Con Corrado Giannetti, Lorenzo Cossu, Anita Kravos
Genere Drammatico
Italia 2017
durata 78 min      

La vita e le idee di Antonio Gramsci attraverso le parole che ha scritto nelle Lettere e nei Quaderni dal Carcere. Vengono mostrati gli ultimi dieci anni della sua vita in carcere. Un carcere duplice: materiale, concreto ma anche intangibile, immaginario. Un periodo duro e faticoso. Le sue riflessioni durante il carcere, hanno lasciato una traccia indelebile nel pensiero filosofico contemporaneo.

 

3 giugno ore 17.30 - spettacolo

L’ALBERO DEL RICCIO – Antonio Gramsci dal bambino all’adulto
Di e con Giovanni Carroni
Luci Gianluca Usala

Il tentativo è di raccontare il grande pensatore sardo nella sua dimensione privata di figlio padre e marito, affidandosi in particolare alle lettere dal carcere e alla biografia succitata. Nonostante la dimensione intima delle lettere, diventate ormai un classico della letteratura italiana, tanto per popolarità, quanto per unanime giudizio critico, Gramsci non potrà mai essere interpretato disgiunto dalla sua militanza politica. Militanza per la quale ha sacrificato, fino in fondo e con lucida consapevolezza, la sua vita. Tutto naturalmente sullo sfondo dei tragici avvenimenti italiani seguiti all’avvento del fascismo. Lo spettacolo è sostenuto ed arricchito da alcuni stralci filmici relativi a quel periodo storico. Ha scritto Benedetto Croce all’indomani della prima uscita editoriale delle Lettere: “L’opera di Gramsci appartiene anche a chi è di altro od opposto partito politico».
E' incredibile la ricchezza di testi che Antonio Gramsci ci ha lasciato, e diventa oltremodo difficile, anzi impossibile, poterli abbracciare tutti in un solo progetto teatrale. Ci limitiamo dunque in questa nostra proposta alle lettere dal carcere e alla bellissima biografia della sua vita scritta dal giornalista e scrittore sardo Peppino Fiori.

 

10 giugno ore 18,30 e 21,30 - proiezione e incontro con Gianfranco Cabiddu
11 giugno ore 18,30 e 21,30       

LA STOFFA DEI SOGNI
Un film di Gianfranco Cabiddu.
Con Sergio Rubini, Ennio Fantastichini, Alba Gaïa Kraghede Bellugi, Renato Carpentieri. genere:
Genere: Drammatico
Italia, Francia 2015.
durata 101 min

Una tempesta scaraventa sull'isola dell'Asinara un gruppetto eterogeneo di naufraghi: quattro camorristi, le due guardie che li stavano accompagnando in penitenziario, e i quattro membri di una compagnia teatrale di giro. Tre dei camorristi decidono di spacciarsi per teatranti, con l'aiuto (riluttante) del capocomico Oreste Campese, per sfuggire alla cattura da parte del direttore del carcere. Ma De Caro, il direttore, è uomo diffidente, e sospetta subito che la compagnia Campese ospiti qualcuno dei carcerandi sopravvissuti al naufragio.

 

Ticket singola proiezione
intero 7€
ridotto 5€
ticket speciale minori 18 3€ 
 

La mostra Alba 1943 è a ingresso libero

 

ticket promozione Museo Nivola 3€