L'alleanza dei corpi

Teatro Massimo Cagliari: 
Sabato, 21 Ottobre, 2017 - 17:00

Cagliari, Teatro Massimo - M Gallery

21 Ottobre / 31 dicembre 2017

Inaugurazione/vernissage 21 ottobre, ore 17.00.

Per la stagione autunnale M-Gallery propone un progetto espositivo ed esperienziale, L’alleanza dei corpi, che cita nel titolo le teorie performative dell’azione collettiva elaborate dalla studiosa del sociale Judith Butler: un fluire di interventi che orchestrano, attraverso un gioco di rimandi fra discipline artistiche e programmazione di Sardegna Teatro, una narrazione condivisa sul tema della comunità in epoca contemporanea.

Si vuole coinvolgere il pubblico in una riflessione su come la creazione di azioni coordinate possa ricostituire le forme sociali plurali compromesse dal neoliberismo e promuovere così importanti iniziative di resistenza attiva. Attraverso interventi performativi, rassegne di video arte, ponti sonori, talk e una biblioteca condivisa, L’alleanza dei corpi costituirà una piattaforma di autodeterminazione, in cui si lavorerà per ampliare le maglie della socialità.

Le opere degli artisti coinvolti costituiranno le fondamenta di uno spazio critico in divenire, sulla cui forma avrà una ruolo essenziale il pubblico, che potrà plasmarlo con i segni della propria partecipazione, nella parola e nell’azione.

Con L’alleanza dei corpi la M-Gallery si fa laboratorio politico: nei mesi di occupazione non si intende esaurire una problematica quanto accendere i focolai per una riflessione capace di essere generatrice sul lungo periodo e incidere così sulla vita comunitaria.

 

I tappa

Per l’inaugurazione del 21 ottobre lo spazio apre la riflessione con tre interventi artistici: la performance di Leonardo Boscani ‘Carne di Cabaddu’, il video di Vajiko Chachkhiani ‘Life Track’, ‘La mia casa è la mia testa (tranne quando piove)’, paesaggio sonoro di Massimo Carozzi, degli Zimmerfrei.

‘Carne di Cabaddu” (2017) nasce da un’idea di Leonardo Boscani in collaborazione con Nicolino Pinna, Michele Branca, Gianfranco Deiana, Gianni Manconi. L’intervento performativo riflette sulle limitazioni della libertà personale e si interroga sui codici espressivi e sugli spazi di azione che è possibile rivendicare a partire da una condizione di coercizione. Dalle ricerche sul campo è nato un vocabolario iconografico, fruibile in una fanzine a firma dello stesso Boscani, e un intervento performativo-pittorico su due vecchie poltrone in cuoio. La quotidianità dell’oggetto d’arredamento consunto va a collidere con la decorazione della sua superficie, invitando lo spettatore a riflettere sulla condizione sociale e simbolica della reclusione e sul modo in cui questa plasma la vita quotidiana, nel corpo fisico, nel corpo politico e nello spazio in cui queste due identità si incontrano. L’intervento è realizzato grazie alla preziosa collaborazione con i tatuatatori Matteo Prosa e Fema.

‘Life Track’ (2015) è un ritratto visivo delle condizioni di confino, che innesta un rapporto dialettico e disturbante fra osservatore e osservato, fra uomo libero e uomo recluso. Dalla posizione limitata di chi è ospite in una struttura di riposo, l’uomo protagonista del lavoro di Chachkhiani, esercita il suo controllo su chi gode della libertà di movimento, in un silenzio pesante che stride con i suoni della natura che accompagnano la vita fuori dall’edificio.

‘La mia casa è la mia testa (tranne quando piove)’ (2016) presenta la ricerca sonora che Massimo Carozzi persegue sugli ambienti e sulle modalità attraverso cui il suono può restituire i rapporti fra persone e fra persone e spazio abitato. Nel lavoro qui presentato Carozzi fotografa l’intimità della sua casa, i tempi del privato e il modo in cui il mondo esterno incide sul ritmo del quotidiano.

I tre lavori, seppure indipendenti nelle rispettive ricerche, orchestrano una riflessione sfaccettata sulle condizione di vita quotidiana, sulla libertà e la limitazione, sulla solitudine che può essere ribaltata solo nella condivisione. Appunto, nell’alleanza dei corpi.

Alla sezione visiva si aggiunge la progettualità relazionale. Viene infatti attivato lo spazio di biblioteca condivisa, linea di ricerca che contraddistingue i progetti EXMA ormai da diversi anni. Gli artisti coinvolti in M-Gallery e nella programmazione di Sardegna Teatro presentano una selezione delle suggestioni letterarie e saggistiche che hanno accompagnato il processo creativo. Il pubblico potrà frequentare la biblioteca, collaborare al suo implemento mettendo a disposizione testi utili all’arricchimento della riflessione comune, e lasciare un nuovo stimolo in forma di contributo testuale.

Lo spazio fruibile il 21 ottobre è solo una prima conformazione di pensiero. Nelle settimane successive si arricchirà di variazioni nella rassegna video, nella postazione sonora, e a nuovo intervento performativo-espositivo di Margherita Moscardini il prossimo dicembre. L’aggiornamento del calendario delle attività sarà fruibile nello spazio e sul sito www.sardegnateatro.it

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M-Gallery è nata e si sviluppa grazie alla sinergia tra Sardegna Teatro e EXMA Exhibiting and Moving Arts - Conzorzio Camù, con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.
M-Gallery rappresenta un ampliamento dello spazio teatrale, un luogo di incontro, di socialità e arricchimento per il pubblico, che attraversa e mescola i linguaggi artistici con una programmazione di mostre temporanee.
La collaborazione fra Sardegna Teatro e EXMA si inserisce nel programma EX-OUT con il quale l'EXMA entra nelle maglie della città e raggiungere nuovi pubblici, attivando nuove connessioni.
Per l'anno 2017 EX-OUT al Teatro Massimo è curato per EXMA - Consorzio Camù da Micaela Deiana, intorno ai temi della performatività nella produzione artistica e della commistione fra linguaggi. Il taglio transdisciplinare è pensato per creare un dialogo fruttuoso fra le due organizzazioni.

 

Sardegna Teatro Consorzio Camù | EXMA Exhibiting ad Moving Arts

con il supporto di Fondazione Sardegna Film Commission